21° CONCERTO DI NATALE / LIONS CLUB SARONNO HOST
ideato e narrato da Andrea Scarduelli
Canti tradizionali del Natale e brani di Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi, Offenbach
Il Lions Club di Saronno ha organizzato il concerto di Natale presso il Teatro Giuditta Pasta di Saronno. La città è orgogliosa di aver dato i natali al grande soprano dell’800 interprete memorabile di Rossini, Bellini e Donizetti che scrissero espressamente per lei. La lirica torna quindi a pieno titolo protagonista in questo luogo. Il concerto è stato finalizzato ad una raccolta fondi per la realizzazione di una stanza multisensoriale alla Casa di riposo FO.C.R.I.S. Sono più di 1.400.00 i Lions nel mondo, tali da renderli la più grande associazione di volontariato nel mondo. La loro mira è quella di servire nel 2021 più di 200.000.000 persone. Un impegno notevole davvero.
Le maestranze che hanno reso possibile questo concerto provengono tutte dal Teatro Belloni di Barlassina, con il suo proprietario Giovanni Belloni in veste di regista e l’infaticabile Andrea Scarduelli come ideatore e narratore della serata. Anche i cantanti e il pianista fanno parte della collaudata scuderia del Belloni quindi una garanzia di qualità.
Il Piccolo Coro del Teatro Antonio Belloni è una realtà viva che introduce nel mondo del canto i più piccoli, i nostri futuri spettatori o nel migliore dei casi futuri interpreti sui palcoscenici italiani: questa sera hanno interpretato canti tradizionali Astro del Ciel, canto originariamente composto per chitarra e voci in quanto all’origine l’organo in chiesa aveva subito danni, Gli Angeli nelle campagne, canto tipico francese e Jingle Bells nella versione italiana Din, don, dan. Un’emozione vedere questi piccoli interpretare con dedizione i canti, proposti anche in originali arrangiamenti polifonici.
Si è passati quindi a Arie e scene da opere liriche. Nella chiesa di Sant’Antonio Abate di Milano un giovanissimo Mozart compose ‘Exsultate, Jubilate’ per un famoso castrato Venanzio Ranuzzini. si è scelto di eseguire il pirotecnico Alleluja grazie alle acrobazie vocali di Go Eun Lee soprano dalle notevoli capacità evidenti anche nella straordinaria aria della bambola Olympia da I racconti di Hoffmann di Offenbah. Un bambola che durante la difficile coloratura terminava la carica a molla del meccanismo: un ragazzino l’ha quindi ricaricata una prima volta con una chiave metallica e una seconda con… una pompa da bicicletta! Davvero una scena gustosa sia per le capacità della cantante che non ha lesinato in variazioni nella ripresa si per gli strumenti usati per “riattivarla”!
Bellissimi i due ensemble di Rossini da La Cenerentola ” Zitto, zitto… piano, piano ” e il Quartetto dal Barbiere di Siviglia. Delle vere e proprie scenette ben recitate e ben cantate con mille movimenti e ammiccamenti tanto da trasportarci proprio nel bel mezzo dell’opera. Nel primo pezzo d’assieme hanno partecipato Livio Scarpellini, Lucas Moreira Cardoso veri attori dalle espressioni comicissime ed Elisa Maffi, Serena Erba nelle vesti bizzose delle due sorellastre.
I ragazzi in sala (ma non solo) avranno aprezzato il duetto tra Papageno e Papagena dal Flauto Magico di Mozart . Lucas Moreira Cardoso e Asya Allakhverdova hanno ripetuto cento volte la sillaba “Pa” con effetto onomatopeico e ben 6 bambine (la loro futura prole?) hanno recitato benissimo in scena varie azioni fino a festeggiare e danzare intorno ai due cantanti.
HUMPERDINCK con il suo Hansel e Gretel è stato il compositore scelto per La canzone dell’omino della sabbia, impersonata da Serena Erba mentre si spargevano in scena delle foglie secche sui due protagonisti della fiaba.
Plauso e successo personale a Livio Scarpellini che ci ha commosso in “Una furtiva lagrima” dall’Elisir d’amore di Donizetti. Il passaggio dalla tonalità di maggiore e minore era ben sottolineato e la cadenza ha creato notevole pathos.
Elisa Maffi, drammaticissima, ha affrontato con notevole energia l’esplosione della frase “Amami Alfredo” frase musicale che Verdi aveva ripreso dalla Pia de Tolomai di Donizetti ma dotata di nuova linfa.
OFFENBACH sempre con Les Contes d’Hoffmann ha concluso la seconda parte del concerto con la Barcarolle ‘Nuit d’amour’. Elisa Maffi e Mayuko Sakurai ci hanno regalato un prezioso duetto estatico dipingendo una Venezia immaginaria cullati dalle onde su una nera gondola. In origine il brano era il canto degli Elfi nell’opera Le fate del Reno ma Offenbach ormai molto ammalato pensò di riutilizzare il brano nel nuovo contesto dove diverrà universalmente noto.
L’ultima parte ha proposto canti natalizi creando quindi un raro equilibrio in questo lungo programma accontentando tutti i palati. Go Eun Lee, Elisa Maffi, Serena Erba, Asya Allahkverdova, Mayuko Sakurai,Livio Scarpellini, Lucas Moreira Cardoso, Elcin Huseynov hanno interpretato a 8 voci Le Cantique de Noel di Adam con il suo avvolgente accompagnamento, Stille Nacht, Adeste Fideles e Amazing Grace. Bravissimo il pianista Stefano Giannini che ha unito armonicamente i 4 brani senza soluzione di continuità. Molto apprezzati i suoi accompagnamenti con effetti di pianissimo nell’accompagnare i piccoli cantori o effetti di grande velocità mentre accompagnava in Cenerentola. Un pianista che potremmo definire quindi camaleontico.
Andrea Scarduelli ha tenuto salde le redini dello spettacolo senza sbagliare un colpo, interessando il pubblico giovane e meno giovane con le sue curiosità e costruendo uno spettacolo in crescendo con momenti di alta qualità musicale.
Il Lions Club è risultato vincente in questa operazione avvicinando il pubblico alle sue attività di volontariato e allietando tutti in questo momento di festa. Al termine è stato offerto a tutti i partecipanti un sontuoso rinfresco offerto da Il Cortile Abbigliamento, Ottica Bergamini e Calzaturificio Brunate.
Buon Natale e Buone Feste
Fabio Tranchida