La Stagione del Politeama di Seveso prosegue diversificando in maniera intelligente il programma: lirica, pianoforte, cinema, monografie su artisti, un modo per abbracciare un pubblico sempre più ampio.
Il Dottor Benedetti con la sua azienda Idro Group è l’illuminato mecenate che ha dato nuova vita al Politeama di Seveso, rinnovato in tutta l’impiantistica per permettere il massimo godimento e qualità acustica e visiva.
Nella serata di oggi martedì 18 settembre Andrea Scarduelli ci ha intrattenuto col suo fluente eloquio su uno dei suoi argomenti preferiti: Maria Callas. Grazie all’assistenza tecnica del coordinatore Roberto Isella abbiamo ascoltato una decina di brani famosi nell’interpretazione di Maria supportati dai testi di ogni aria e da un raro video del secondo atto di Tosca.
Scarduelli ci ha spiegato come la caratterizzazione dei ruoli da parte di Maria partiva dall’analisi del ritmo, poi dell’armonia e infine della melodia: ritmo, parola e infine musica sono i segreti per una perfetta pronuncia e per una perfetta comprensione del personaggio.
Abbiamo ascoltato la sua prima fase quasi mezzosopranile con l’Elvira dei Puritani del lontano 1947, periodo in cui interpretava anche Turandot e Isotta nello stesso Teatro alla Fenice (il mito delle tre voci differenti). Scarduelli che anni fa ha organizzato delle mostre sui gioielli di scena della cantante ci ha raccontato delle prelibatezze: il preziosissimo gioiello realizzato da Visconti per Sonnambula (fatto non per Amina ma per…Maria) e i bellissimi gioielli, eliminati poichè troppo luccicanti per le riprese televisive nella Tosca.
Interessante l’ascolto dalla Butterfly di “Un bel di vedremo” diviso nel canto tra Butterfly, la sua narrazione e le immaginate parole di Pinkerton. Sebbene non abbia mai interpretato Carmen sulla scena, questo ruolo è stato importante per lei infatti nel 1937 giovanissima, canto l’Habanera sul piroscafo che attraversava l’Atlantico. Dopo questa prima apparizione pubblica terminò l’11 novembre del 1974 la carriera pubblica con un duetto proprio della Carmen: solo Scarduelli poteva raccontarci questi aneddoti maneggiando da maestro la materia e la complessa biografia.
Terminato lo spettacolo con l’ascolto della Pazzia della Lucia, la visione degli ultimi 15 minuti della Medea di Pasolini e “Casta diva” con la sua melodia immacolata.
Una serata di sicuro interesse dove molte sono state le curiosità uscite dal cappello magico del prestigiatore Andrea Scarduelli.

Per tutte le prossime iniziative del Politeama basta collegarsi al sito dove troverete gli appuntamenti fino al 18 dicembre.

http://www.politeama45.it/

Fabio Tranchida

 

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