JOAQUÍN RODRIGO (1901-1999)

 Tiento antiguo (1942)

Por los campos de España

En los trigales (1938)
Junto al Generalife (1959)
Bajando de la Meseta (1954)
En tierras de Jerez (1960)
Entre olivares (1956)

Tres piezas españolas (1954)

Fandango
Passacaglia
Zapateado

Zarabanda lejana (1926)

Sonata giocosa (1960)

Toccata (1933)

 

Nella magnifica cornice del Museo Nazionale di Ravenna che occupa i locali di un antico convento benedettino, il giovane Mattia Masini si è esibito come solista con la sua inseparabile chitarra. Il concerto è avvenuto nel cuore più intimo del museo, cioè nel refettorio allestito con l’importante ciclo di affreschi del Trecento, capolavoro di Pietro da Rimini, staccato dall’antica chiesa di Santa Chiara in Ravenna. Luogo di rara suggestione per un concerto che definiremmo “intimo” per la preziosità delle sonorità.

Il giovane Mattia Masini, classe 1994, inizia a 5 anni gli studi musicali e si diploma col massimo dei voti e Lode presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Lettimi” di Rimini. Il Diploma Accademico di II Livello in Chitarra con votazione di 110 e Lode lo consegue presso il Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna sotto la guida del M° Piero Bonaguri. Ha seguito corsi di perfezionamento a Longiano e a Santarcangelo di Romagna col M° Pier Luigi Colonna e masterclass di Oscar Ghiglia, Margarita Garcia Escarpa, Luciano Contini, Aniello Desiderio, Marcin Dylla, Judicael Perroy, Johan Fostier, Adriano Del Sal, Carlo Marchione e Giulio Tampalini. Una notevole esperienza alle spalle unita a intensi studi giornalieri gli ha permesso di raggiungere un livello di preparazione notevolissimo.

Il compositore prescelto è lo spagnolo Joaquín Rodrigo che compose molti brani dove gli strumenti solisti hanno una anima particolare e spesso si contrappongono all’orchestra. In molte sue composizioni gli strumenti iniziano un dialogo profondo con l’orchestra senza però perdere la propria individualità.  Questa sera il protagonista assoluto è stato il suon accattivante della chitarra. Raffinate le armonie che portano verso terre inesplorate, terre sicuramente madrilene dove si respira la Spagna più caratteristica. Il Generalife evoca i celebri giardini di Granada e la splendida Jerez è Jerez de la Frontera nella calda Andalusia. Mattia Masini è riuscito a sottolineare i ritmi di danza ne Tres piezas españolas, dove il ritmo è al servizio della melodia.

 

 

Già dalle prime note del concerto, si denota un uso sapiente delle dinamiche, degli armonici artificiali che riproducono la melodia che, sempre chiara e limpida, cattura l’attenzione anche dell’ascoltatore meno allenato.
Quello che colpisce delle interpretazioni di Mattia, oltre ovviamente alla pulizia di esecuzione ed alla tecnica notevole che assieme ad una particolare attenzione al suono, generano un equilibrio esecutivo di grande effetto. Durante il concerto Mattia dà prova di possedere una grande vena espressiva ed un tocco personale non comuni.
Alcuni brani come la Zarabanda, sembrano quasi delle improvvisazioni tanto è libera e estemporanea la scrittura, quasi il musicista cercasse accordo dopo accordo: qui Mattia Masini esce vincente dando coerenza alla scrittura raffinata. Virtuosistica al massimo la Toccata finale dove il ritmo richiede una preparazione quasi trascendentale. Un brano mozzafiato che ha concluso il concerto nei migliore dei modi sottolineando le capacità tecniche di Mattia.
Questo autore verrà esplorato ancora fra pochi giorni a Forlì, presso la sala Sangiorgi dell’istituto Musicale “Angelo Masini” il 30 novembre 2017. Vi diamo quindi appuntamento lì per potere ascoltare nuovi brani del compositore spagnolo proposti dal nostro giovane interprete.

Fabio Tranchida

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