spettacolo lirico ideato e narrato da Andrea Scarduelli

IX e X rappresentazione  |  VIII stagione lirica 2017

13 e 14 maggio 2017

Laure Kieffer  |  soprano lirico
Serena Erba  |  soprano lirico
Mayuko Sakurai  |  mezzosoprano
Livio Scarpellini  |  tenore di grazia
Lucas Moreira Cardoso  |  baritono
Gabriele Bolletta  |  basso
Elcin Huseynov ] basso

Stefano Giannini  |  concertatore e pianista
Andrea Scarduelli  |  ideatore e narratore

Marco Belloni  |  regia alle scene
Giovanni Belloni  |  maestro alle luci
Arturo Monti  |  tecnico di palcoscenico
Pamela Lizio  |  consulente editoriale

 

 

Il Teatro Belloni oltre ad aver creato per sé una pubblico di adulti che si è ormai fidealizzato alle varie ed interessanti stagioni scaturite dalla mente di Andrea Scarduelli, riesce con molte attività a crearsi un pubblico di giovani e giovanissimi: il pubblico del futuro. Pensiamo quanto è stato coinvolto il Coro dei bambini del Belloni in vari eventi per tutto quest’anno. Proprio per la presenza di queste giovani leve Andrea Scarduelli, sopratutto nella prima parte del concerto, ha mischiato musica e cartoni animati, vecchi film, silhouette e leggende. La Cenerentola in tutte le sue accezioni dalle tradizioni greco-egizie, cinesi, dei pellerossa fino a tutta la tradizione francese e italiana che ha fatto da padrone nella parte prettamente musicale.

Si è iniziato con un colpo di scena: l’importante aria del Conte di Almaviva che Rossini compose per il tenore Manuel Garcia e che probabilmente venne presto omessa dall’opera. Rossini la riscrisse in versione femminile per una Rosina pretenziosa, la riutilizzò nella cantata Le nozze di Tetti e Peleo a Napoli, e nella versione a tutti nota trasmigrò nella Cenerentola sebbene gli aggiustamenti furono di tale portata che solo l’inciso iniziale rimase invariato. Rossini con molta cura trasformò l’aria del tenore nel rondò finale di Cenerentola un vero contralto Geltrude Righetti Giorgi. Livio Scarpellini ospite fisso del Teatro ci ha deliziato con la sua voce di tenore contraltino in quest’aria difficilissima “Cessa di più resistere” dialogica nella prima parte, e dopo una breve e riflessivo tempo di mezzo, iridescente in una vulcanica cabaletta con variazioni sempre più difficili. Tutto ciò è stato affrontato da Livio Scarpellini con la sua voce chiara e duttile capace senza tema di affrontare la coloratura più impervia. Molta intensità nella grande scena che apre il duetto con Angelina, la cenerentola rossiniana, e altri fuochi d’artificio nell’aria di Ramiro (il principe azzurro) “Sì, ritrovarla io giuro” con due fulminanti do acuti.

 

Della Cenerentola di Rossini si è eseguito durante questo lungo concerto durato con la pausa buffet 3 ore e 40 minuti, quasi una selezione dell’opera tanti sono stati i brani proposti. La sinfonia presa di peso dalla poco precedente e divertentissima Gazzetta del Teatro de’ Fiorentini napoletano (ora sala bingo!). Il Maestro Giannini nella sinfonia e nel temporale, staccato con un tempo vorticoso, ha mostrato la stoffa di virtuoso; inoltre il Maestro è sempre attento alle voci, che rispetta, guida e sostiene.

Gabriele Bolletta al suo debutto al Belloni è un promettente basso buffo capace di divertire moltissimo con la sua mimica, esplicitando ogni momento delle due arie di Don Magnifico, il patrigno che ha dilapidato tutti i soldi di Cenerentola. Nonostante qualche imprecisione, più che altro di testo, le arie sono state ben cantate e mimate con molti ammiccamenti alle due sue figlie presenti in scena. E’ la prima volta che sentiamo l’effetto hi-o hi-o per indicare che Don Magnifico è l’asino nella frase “Resta l’asino son hi-o”: effetto divertentissimo che è presente nella partitura della molto più tarda La fille du tambour-major offenbachiana.

Mayuko Sakurai è stata una Angelina di temperamento, talvolta la coloratura rossiniana è stata eccessivamente sottolineata e il “Vengo, vengo” rivolto alle sorelle ci ha trasportato in un’opera di metà ottocento per la sua veemenza. Nonostante ciò Mayuko Sakurai ha svolto bene il duetto e i vari insiemi proposti dell’opera. Secondo noi si trovava più a suo agio nella versione francese del raffinato Jules Massenet. Mayuko Sakurai ha cantato meravigliosamente nei due lunghi duetti nei panni en travesti de La Prince Charmant. La voce brunita e corposa ben andavano a sottolineare la passione del giovane principe e al termine del primo duetto Livio Scarpellini da dietro le quinte ci ha sorpreso suonando i dodici rintocchi della mezzanotte con un suo campanellino! Ottimo effetto. Laure Kieffer ha cantato in questi due duetti Lucette-Cendrillon con il vantaggio di essere madre lingua, con un registro morbido e rotondo: le frasi sono sempre risultate semplici quasi ingenue e non si è mai notato nessuno sforzo nell’esecuzione. Bellissimi gli effetti in cui le voci si intrecciavano indissolubilmente.

Per terminare la parte rossiniana, menzione d’onore a Elcin Huseynov giovane basso che con estremo virtuosismo ha affrontato l’aria imponente di Alidoro scritta da Rossini per il basso Gioacchino Moncada nel periodo della composizione di Matilde di Shabran. Un’aria che non lascia spazio al respiro un vero tour de force: nella ripetizione della cabaletta è stata addirittura variata da Elcin Huseynov. Bravissimo davvero, lo ascolteremo domani ne La Secchia rapita di Giulio Ricordi all’Auditorium di Milano e presto al Rossini opera Festival.

Sempre bella la voce di Lucas Moreira Cardoso nel quartetto nel Finale I, e sopratutto nell’indiavolato duetto con Don Magnifico. Cardoso impersonava il ruolo di Dandini lo scudiero che diventa principe per un giorno ma che vuole mangiare per 4 approfittando della situazione. Morbida la voce, duttile e capace di sottolineare una sillabazione sempre mobile e accurata. La bella Serena Erba è stata una divertente Tisbe a cui erano affidati vari brani d’assieme e molto impegnata nella Stretta del Finale I dove Clorinda e Tisbe hanno le parti più esposte.

Come abbiamo accennato tanti i filmati proposti che hanno arricchito visivamente il concerto diventato un’esperienza sensoriale: l’antica cenerentola di Walt Diney in bianco e nero, la favola de La Bella Vassilissa, Melies con la sua cenerentola-cortometraggio e tanti altri spunti visivi. Una gioia per gli occhi e le orecchie questo concerto preparato dallo Chef Scarduelli pensando a tutto il suo variegato pubblico. Grazie alla famiglia Belloni che rende possibile queste… favole. Appuntamento alla stagione autunnale.

 

Fabio Tranchida

Qui di seguito il lungo lavoro di ricerca effettuato da andra scarduelli per questo concerto.

LE FONTI LETTERARIE

Anonimo (XXVI dinastia egizia – 570-526 a.C.)

La fortunata storia dell’etera Rodopi (550 a.C.)

Antica fiaba egizia citata da Erodoto, Strabone, Claudio Eliano

La scarpina è un sandalo di oro rosso. Rodopi ‘viso di rosa’

originaria della Tracia, sposa Amasis, faraone della XXVII dinastia

Anonimo (IX secolo d.C.)

Ye Xian

Antica fiaba cinese dalla raccolta Youyang Zazu

La scarpina è un sandalo dorato

Anonimo persiano

Il vaso fatato

Cenerentola a Bagdad perde un bracciale per caviglia tempestato di diamanti

Anonimo africano

Natiki

La piccola Natiki torna a casa dalla festa seguendo la traccia di aghi di prcospino che

aveva piantato nel terreno, Il principe conosciuto alla festa segue anche lui questa traccia

Anonimo pellerossa

Vento Forte

La più piccola di tre sorelle, tiranneggiata e umiliata dalla altre due è l’unica

Ragazza del villaggio indiano a vedere l’eroe Vento Forte mentre trascina la sua

slitta con l’arcobaleno e come coda del suo arco ha la via lattea. Vento Forte la sposerà e

punirà le sue sorelle trasformandole in pioppi che da quel giorno tremeranno sempre al vento

Giambattista Basile (1566-1632)

La gatta Cenerentola (1634)

Da Il Pentamerone, ‘Lo cunto de li cunti’ ‘Il racconto dei racconti’ nella

traduzione in lingua italiana, dal dialettto napoletano di Benedetto Croce

Zezolla, la Cenerentola, perde la pianella (scarpetta) riccamente intessuta, salendo di

gran fretta sulla carrozza magica. Il re darà un’altra gran festa e ritroverà così Zezolla.

Charles Perrault (1628-1703)

Cendrillon ou la Petite Pantoufle de verre (1697)

Da ‘Histoires ou contes du temps passé, avec des moralités’

che divenne poi ‘Contes de ma mère l’Oye’

La scarpetta di Cenerentola è di cristallo e lei la lascia cadere intenzionalmente

Charlotte Turner Smith (1749-1806)

Celestina (1791)

Jacob Ludwig Karl Grimm (1785-1863)

Wilhelm Karl Grimm (1786-1859)

I fratelli Grimm

Cenerentola (1812)

Aschenputtel

La scarpetta di Cenerentola è d’oro

Peter Christen Asbjørnsen (1812-1885)

Jorgen Møe (1813-1882)

Kari Trestakk (1841)

Fiaba popolare norvegese pubblicata in Norske Folkeeventyr

La scarpetta di Cenerentola è d’oro

Alexander Afanasyev (1827-1871)

Vasilisa la bella (1860)

Василиса Прекрасная

Da ‘Favole popolari russe’ Народные Русские Сказки (1855-1863)

Vasilisa conquista il cuore dello Zar con un tessuto finissimo di lino

John Francis Campbell (1821-1885)

The Sharp Grey Sheep (1862)

Da ‘Popular Tales of the West Highlands’

Joseph Jacobs (1854-1916)

Rushen Coatie (1894)

Da ‘More English Fairy Tales’

La scarpetta di Rushen Coatie (Cenerentola) è di vetro

Katharine Mary Briggs (1898-1980)

Peldicenere

La scarpetta di Peldicenere è di seta

LE OPERE LIRICHE

Jean-Louis Laruette (1731-1792)

Cendrillon (1759)

Opéra-Comique in un atto | Libretto di Louis Anseaume

Francesco Gardi (1765-1810)

La pianella persa ossia la veglia dei contadini (1797)

Farsa in un atto su libretto | Libretto di Giuseppe Foppa

Nicolas Isouard (1775-1818)

Cendrillon (1810)

Opéra-Féerie in tre atti | Libretto di Charles-Guillaume Étienne

Stefano Pavesi (1779-1850)

Agatina, o la virtù premiata (1814)

Dramma semiserio per musica in due atti | Libretto di Francesco Fiorini

Gioachino Rossini (1792-1868)

La Cenerentola o sia La Bontà in trionfo (1817)

Melodramma giocoso in due atti | Libretto di Jacopo Ferretti

Jules Massenet (1842-1912)

Cendrillon (1895)

Opéra-féerique in quattro atti | Libretto di Henri Cain

Ermanno Wolf-Ferrari (1876-1948)

Cenerentola (1900)

Fiaba musicale in tre atti | Libretto di Maria Pezzè Pascolato

Pauline Viardot (1821-1910)

Cendrillon (1904)

Opéra-Comique in tre atti | Libretto di Pauline Viardot

Edoardo Berlendis (1877-1925)

Cenerentola (1923)

Operetta-fiaba in tre atti per la gioventù | Libretto di Alfredo Zerbini e Giuseppe Persico

Jorge Peña Hen (1928-1973)

La Cenicienta (1966)

Opera per l’infanzia in tre quadri | Libretto di Oscar Jara Azocar

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